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L'AUTORE
Ignazio Cappai, che sebbene non più ragazzo è da tutti
conosciuto come Ignazino, inizia a comporre in versi col
solo scopo di allietare i momenti di aggregazione della
propria compagnia di amici; i suoi primi scritti sono
infatti interamente dedicati allo scherno nei confronti dei
presenti alle varie circostanze ed hanno come tema
situazioni tragicomiche che anni di convivenza folkloristica
hanno inevitabilmente generato.
Col passare degli anni, e con la presa di coscienza del
proprio estro, rivolge la propria attenzione anche a temi
più impegnativi: Società e Religione, Natura e Tradizione
sono i contenuti che sempre più di frequente compaiono
all’interno dei suoi versi.
La sua prima vera composizione è “Su Cuncordiu” che,
prontamente tradotta in canto da Maurizio Boassa, divenne
l’inno dell’omonimo Coro che Ignazio, così come Maurizio e
tanti altri di noi, avevano fondato. |
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Parecchie delle sue
poesie sono state musicate e armonizzate da Maurizio Boassa e fanno
parte del nostro repertorio.
In questa pagina è possibile visualizzare alcuni tra i brani più
significativi.
TITOLO |
LEGGI IL TESTO |
A su Canonigu
Cadeddu |
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Agnus Dei |
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Goccius de
Santa Barbara |
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Goccius po
Santu Sidori |
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Is Ainas |
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Is Fainas |
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It'est s'abetu |
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S'Arrodia |
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S'Offertoriu |
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Sa bidda mia |
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Sa cena |
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Sa festa |
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Sa Mensa
Sacrada |
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Sa murta |
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Sa paxi |
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Su basoni |
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