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SINNAI
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Il Paese sorge a circa 13 Km ad est del capoluogo, Cagliari, alle
pendici del Monte Serpeddì (1069 m.) , a 133 m s.l.m.. Il suo
territorio prevalentemente montano, di 223,38 kmq da origine,
unitamente ai paesi limitrofi, al Parco dei Sette Fratelli. Un
ambiente che, oltre essere ottimale per escursioni a piedi o in
mountain bike, offre un vero e proprio spettacolo naturalistico nel
quale è possibile ammirare buona parte della flora e della fauna
tipica di queste zone.
Sinnai nasce come centro agro-pastorale (secondo la teoria più
accreditata il nome Sìnnai in origine era “Sinnài” che significa
“marchiare”), ma col passare del tempo, a causa della vicinanza a
Cagliari, subisce l’influenza dell’hinterland adeguandosi in gran
parte alla cultura industriale e del terziario. Negli ultimi 50 anni
il paese ha un enorme sviluppo demografico, passando da circa
seimila abitanti agli oltre sedicimila attuali.
Nonostante
il suddetto processo di urbanizzazione Sinnai mantiene
un buon feeling con l’attività artigianale; ospita da 23
anni la “ Fiera del Cestino e dell’Artigianato”,
organizzato puntualmente tra la fine di luglio ed i
primi di agosto dal Gruppo Folk Sinnai; nella quale è
possibile vedere e acquistare prodotti degli artigiani
locali come coltelli, ceramiche, gioielli in filigrana,
lavori artistici in legno o pietra; ma anche miele,
formaggi, vini e dolci tipici. A proposito di questi
ultimi occorre segnalare anche la “Fiera del dolce
sinnaese” che ogni anno si svolge nell’ambito dei
festeggiamenti in onore dei Santi Cosma e Damiano.
Ma il fiore all’occhiello dell’artigianato Sinnaese è il
cestino di fieno e giunco (vedi foto), realizzato nelle
più svariate forme e fantasie esclusivamente dalle
cestinaie locali.
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Numerose sono inoltre le attività culturali; Sinnai brulica infatti
di associazioni dedite alla musica, al teatro e alle tradizioni
popolari; esistono infatti, oltre alla nostra, parecchie realtà tra
Corali, Bande Musicali, Gruppi Folk, una compagnia teatrale ed una
Scuola Civica all’interno della quale giovani e meno giovani possono
apprendere l’arte del canto popolare ed, in particolar modo, dare
continuità al buon nome che Sinnai detiene nel campo
dell’improvvisazione Poetica.
Citiamo
infine il Carnevale Sinnaese che ha ritrovato negli
ultimi anni l’antico vigore dei tempi passati. Si svolge
nell’ultima domenica di carnevale, “la pentolaccia”,
nella quale si rivive la parodia de “Is Cerbus” (i
cervi), la cui origine risale a parecchi secoli fa, e
“Cranovali Mortu” (morte di Carnevale) dai natali
decisamente più recenti.
Nel primo avvenimento viene simulata una vera e propria
caccia grossa articolata su tutto il paese, i battitori
(is canaxius”) vanno in giro per le strade alla ricerca
de is cerbus (ovviamente uomini mascherati da cervo, ma
anche da cinghiali e mufloni) col compito di snidarli e
spingerli verso i cacciatori (is scupetas) solitamente
appostati nella grande e accogliente piazza
Sant’Isidoro.
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Per
parecchi anni questa tradizione è stata trascurata ma, grazie ad
alcuni appassionati che, sebbene in tono minore, non hanno mai
abbandonato la “caccia”, negli ultimi anni è stata valorizzata tanto
da portare a Sinnai parecchi visitatori e da spingere gli interpreti
a costituirsi Associazione.
Nel secondo invece si rivivono le ultime ore di “Cranovali”,
personificazione del Carnevale, condite in forma commediale da
testamento, tentativi medico/chirurgici di rianimazione, atitirus e
onoranze funebri.
Venite a trovarci !!!
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